Le renne di banksy

Sul muro scuro di mattoni una renna si sta alzando in volo seguita dall’altra renna più piccola ancora un po’ più in basso nel decollo. Scintillanti , decorate di lucine bianche.

Sono attaccate alla loro slitta che è il capo di una panchina un po’ malandata, vecchiotta, dove sta seduto un Hobo, che i vicini conoscono bene e lo servono mentre Banksy disegna la sua opera: “vuoi questo, Ray”, una bibita di cioccolato caldo, e poi , le tavolette di cioccolato ripiene; di cui Ray si serve tranquillo.. Ray si sdraia sul bracciolo della panchina, appoggiando il suo grosso fagotto sulla pancia.

Le Renne, Ray e la slitta panchina sono pronte per partire.

Poetica, intelligente, la pittura-a-muro di Banksy resterà per un bel po’ lungo quel muro di Londra e le auto che vi scorrono accanto.

Opera d’arte improvvisa. Varrà un sacco di soldi. Vale un trionfo di creatività. Forse Ray cambierà casa-panchina.

Banksy,l’autore il cui volto ancora non si è visto, continua a giocare col mondo. Come questa volta: cosa c’è di più bello di una slitta portata dalle renne illuminate, dove babbo natale vola sulla panchina di un hobo?

Banksy ha disegnato spesso piccole bambine con i corti abiti che portano le bambine. Ha in mano un palloncino rosso la bambina. I palloncini rosso sollevano la bambina in aria. Oppure alla bambina sfugge di mano il palloncino rosso e va su, su, su…

Piano piano il disegno si allarga nel mondo , il pianeta diviene costellato di bambine che volano verso l’alto con i palloncini rossi…ce n’è dappertutto. Impassibile eppure chissà perché, commovente, le bambine che volano via dappertutto col palloncino.

Una delle più suggestive opere di Banksy, l’hobo grassoccio che è il nuovo Babbo Natale sollevato in cielo dalle renne luminose, l’autore ha dichiarato: “sia benedetta Birmingham, per i doni che ha offerto a Ray senza che lui chiedesse nulla – gli hanno dato anche un accendino – nei venti minuti in cui abbiamo pitturato la parete.”

Potremmo scrivere e riportare moltissimi disegni di Bansky, geniale, spiritoso, intelligente, amaro.

Appena vedete questo nome, andate a guardare che si dice e si disegna: avete da ridere,da soffrire, da imparare. BANKSY. Il più grande senso dell’humour, il più, duro, in giro per il mondo.

C’è un disegno sul muro di Gaza dove vediamo un bel mare maldiviano e dei ragazzi che si divertono alla spiaggia. Disegnato benissimo: un’apertura nel muro di Israele che dà sulla miseria-tropicale

Quest’anno, per Natale, a Bethlehem Bansky ha penetrato un pezzo del muro che separa i due paesi: un taglio netto, pezzettini frammentati, la stella del presepe, anzi la granata di questa eterna guerra.

Sotto, in basso,le figurine solite, dolci, del Presepe. Hanno scritto “Pace” e altre parole che paiono tuttora irreallizzabili, per quanto …

Un altro personaggio dei più simpatici, cattivelli, bruttini, è il topo. Ah i topi di Bansky quanti ne ha disegnati. Avranno avuto molti significati: il decadimento, la rovina di questa civiltà che Bansky critica magnificamente con due tratti di stencil? O quella del topo è una nuova società abile e vincente a modo suo? Forse, forse, c’è un topo in ciascuno di noi vincente proprio … nel suo esser malandato.

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