Quattro chiacchiere tra amici

 
Nel nostro piccolo gruppo si era creato un momento rilassato di confidenze, e due nostre giovani amiche, che da più di anno lavorano in due diverse Associazioni che assistono telefonicamente i giovani con difficoltà, ci hanno raccontato qualche nuovo particolare del loro lavoro volontario
I giovani non chiamano solo per relazioni difficili (anche se l’incomprensione con i genitori, o il disinteresse dei genitori forse è la radice dei loro problemi, e il più doloroso), per le difficoltà con i coetanei, o per una gran confusione tra emozioni, desideri, dubbi.
Talvolta i problemi richiedono una risposta concreta, e urgente: come i casi di droga, gravidanza, infezioni, bullismo, eccetera.

Esigenze concrete

Matthew Beard in una scena del film "The Imitation Game"
Matthew Beard in una scena del film “The Imitation Game”

I volontari che rispondono al telefono dispongono di un elenco di istituzioni a cui i giovani possono rivolgersi per risolvere problemi specifici..
Così, con la loro telefonata, si mette in moto una serie di aiuti per migliorare situazioni che richiedono un aiuto concreto e urgente.
In un’altra Associazione, oltre a rispondere al telefono, i volontari scrivono risposte sul Forum dell’Associazione, dove i ragazzi lasciano scritti i loro pensieri, anche molto disperati e arrabbiati.

Non si sa a quali principi e scopi appellarsi

L’adolescenza non è mai stata facile; per molti ora è eccessivamente difficile.
I ragazzi hanno bisogno di qualcuno con cui confidarsi senza essere giudicati; hanno bisogno di una figura guida, di condividere le loro esperienze che sono nuove di zecca, data la loro età verde: mai avvenute prima, emozionanti e anche sconcertanti.
Esperienze che fanno parte dell’adolescenza, che però lasciano perplessi i giovani che le vivono, quanto i coetanei. Oggi manca un sistema di valori e dei principi, anche se è importantissima la” cultura” che si forma dalle confidenze tra coetanei.
Ma c’è sempre dialogo per un giovane? Competitività e bullismo a parte, uso eccessivo di tecnologia, i giovani oggi sono molto soli. Genitori e parenti adulti restano un po’ al di là di un muro di vetro. Questo è sempre un po’ avvenuto in ogni epoca, non fosse che il mondo è diventato per tutti, adulti e adolescenti, troppo difficile da capire.

 

Perché gli adolescenti cercano aiuto?

Per dirla brutalmente, il numero di suicidi degli adolescenti aumenta con un ritmo spaventoso.Viene da chiedersi: in questi tempi difficili, perché non vengono capillarmente e massicciamente divulgati l’esistenza e i riferimenti delle Associazioni già esistenti, perché si possano rapidamente contattare, in caso di bisogno? E poi perché la gente “di buona volontà” non forma un numero sempre maggiore di queste associazioni?
Tante persone hanno l’aspirazione ad aiutare qualcuno, perché ci rendiamo sempre più conto che la sofferenza, disuguaglianza, ingiustizia e solitudine sono in crescita.
Mettere in contatto chi ha da dare e chi ha bisogno di ricevere…
Il danno creato dall’uomo deve essere dall’uomo riparato…

 

Il valore dell’interdipendenza

Un'immagine dell'attore Alex Lawther
Un’immagine dell’attore Alex Lawther


Giovanni è stato l’ultimo a entrare a far parte di questo gruppetto di volontari. Grande, Giovanni:

“Non smetto mai di ringraziare i miei compagni con i quali mi sono davvero trovato bene fin da subito. La loro gentilezza ed accoglienza non la potrò dimenticare; il nostro rapporto si può riassumere con la parola interdipendenza: il nostro benessere dipende dalla gentilezza degli altri ed è grazie a questa relazione che siamo riusciti, tutti, ad aumentare la nostra consapevolezza.”

La Polizia, sentitamente, ringrazia.

Alberta ci racconta come andò che la sua Associazione fu subissata dalle lodi dalla Polizia!

“Mi aveva telefonato una ragazzina tredicenne, sola in casa, e mi era parso di sentire nella sua voce, beh, qualcosa di davvero preoccupante. Diceva di stare per suicidarsi . L’ho fatta parlare anche con la volontaria più esperta che fa supervisoni. Anche lei aveva sentito nella sua voce una nota pericolosa.
La ragazzina abitava a Matera e l’Associazione sta a Milano
Telefonammo alla polizia, che si mise in contatto con la squadra di Matera, corsero all’indirizzo della ragazzina, degli specialisti parlarono con la madre e anche la piccola tredicenne fu indirizzata a chi poteva aiutarla a sbrogliare i suoi problemi.
E la polizia di Matera, felicissima di aver potuto fare un intervento così straordinario e umano. non cessava di lodare la mostra Associazione….”


Le foto sono tratte dal film The Imitation Game, e ritraggono gli attori che impersonano il giovane Alan Turing, già uno straordinario matematico e con difficoltà nel socializzare. Fu precocemente traumatizzato dalla morte del suo amico del cuore quando erano entrambi molti giovani.
C’è una leggenda metropolitana che dice che ad Alan Turing, che ha creato il primo computer, è dedicata l’icona della Apple, una mela a cui è stato dato un morso. Il creatore del logo l’ha smentita, ma è così calzante (anche perché Turing si è probabilmente suicidato mangiando una mela) che sarebbe bello se avessero dedicato il logo veramente a lui.
Su quella mela ci sarebbe ancora qualcosa da dire, ma lo lasciamo per un’altra volta!

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *